Oggi vi parliamo di un argomento molto importante nel caso in cui si voglia dividere il patrimonio tra tutti i figli prima del momento della successione: la donazione con riserva di usufrutto.

Grazie a questa pratica è possibile riservarsi il diritto di godere degli immobili oggetto di donazione in modo diretto, abitandoli, o in modo indiretto, mettendoli a reddito, ovvero dandoli in locazione a terzi e godendo dei rispettivi canoni.

Le relative imposte

Donare con riserva di usufrutto può essere anche un modo per risparmiare sulle imposte.

Se lascio che il mio patrimonio immobiliare cada in successione, nel caso in cui tale patrimonio valga 100mila euro ad esempio, pagherò le imposte di successione sull’intero valore.
Se invece dono quello stesso patrimonio, riservandomi il diritto di usufrutto, andrò a tassare solo il valore della nuda proprietà che è appunto la base imponibile su cui devo calcolare le imposte.

In caso l’usufruttuario muoia, quell’usufrutto si estinguerà automaticamente e non cadrà in successione.

Spese tra usufruttuario e proprietario

Per quanto riguarda le spese che gravano sulla donazione con riserva di usufrutto, l’usufruttuario pagherà le imposte sul bene, quelle dirette e quelle indirette, e le spese di manutenzione ordinaria, mentre il nudo proprietario pagherà solo le spese di manutenzione straordinaria.

 

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